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anonymous art project

Artissima accoglie nei suoi spazi anonymous art project, progetto artistico dedicato alla promozione dell’arte contemporanea giapponese con una visione che intreccia responsabilità personale e impegno collettivo attraverso l’arte contemporanea.

Nato nel 2023 su iniziativa dell’imprenditore giapponese Hiroyuki Maki – erede di una tradizione familiare che ha fatto della filantropia un valore fondante – il progetto sostiene artisti giapponesi sia emergenti sia già riconosciuti in patria ma ancora poco noti a livello internazionale, e favorisce lo scambio diretto tra curatori, musei e istituzioni culturali tra Europa e Giappone.

Dopo il debutto a Venezia con le mostre di Kengo Kito e Mika Ninagawa with EiM, organizzate come iniziative collaterali al Padiglione Giappone della Biennale Architettura 2025, anonymous art project sceglie Torino e Artissima come nuovo palcoscenico per rafforzare il legame con l’Italia. anonymous art project in Italia è rappresentato da Fuyumi Namioka, co-fondatore dello studio Veronesi Namioka, che cura tutte le attività e le relazioni con le istituzioni artistiche e museali in qualità di rappresentante culturale del progetto. Guidato dal direttore artistico Masahiko Haito e con la curatela internazionale di Kodama Kanazawa, anonymous art project presenta ad Artissima  quattro protagonisti della scena giapponese contemporanea, riaffermando Torino come crocevia di ricerca artistica e apertura internazionale. Gli artisti sono Aki Inomata (Tokyo, 1983), che presenta Thinking of Yesterday’s Sky (2022 – in corso), un’opera che utilizza acqua, latte e stampa 3D per riflettere sulla memoria e sulla percezione del tempo; Yuki Hasegawa (Osaka, 1989) con la serie Neon (2021–2023), che indaga la relazione tra natura e artificio attraverso colori vibranti e atmosfere sospese; e il duo artistico composto da Junya Kataoka, con i lavori Yajirogu Eda (Yajirogu Branch) (2023) e A performance of tea utensils through the bending of branches (2023), opere in mixed media che dialogano con la tradizione e l’improvvisazione, e Rie Iwatake, con la serie Shitsunai-Ga (Interior Pictures) (2024), stampe che reinterpretano il concetto di paesaggio domestico.

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