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#ArtissimaLive. Artissima 2016, tra ricerca e sperimentazione

17 Settembre 2016

Alla domanda di una partecipante alla conferenza riguardo a come la direttrice di Artissima, al suo ultimo mandato, pensa al futuro della fiera, che con lei in pochi anni ha raggiunto un ottimo livello e un grado d’intensità che  “nessun direttore ha raggiunto nelle altre fiere in Italia”, Sarah Cosulich ha risposto: “Mi sono sentita identificata con Artissima e Torino, città che ha tutte le qualità per essere la città sede di una fiera internazionale. Oggi tutte le operazioni con identità forte, di nicchia e con grande specificità possono competere molto bene internazionalmente. E’ vero che a Milano c’è tanto, c’è tutto, ma a Torino c’è l’esperienza speciale, su cui Artissima ha costruito un progetto molto molto forte. Nei prossimi anni Artissima dovrà lavorare ancora su questo, da tenere in considerazione nello sviluppo dei progetti sulla fiera”.

1E così, dal 4 al 6 novembre 2016, all’Oval Lingotto di Torino si terrà l’edizione 2016 di questa fiera rivolta al contemporaneo, che quest’anno presenta alcune novità. Anzitutto ricordiamo che ATPdiary gestirà per il secondo anno la piattaforma #ArtissimaLive, una grande redazione che coinvolge alcuni tra i più interessanti magazine online di arte contemporanea (ArtDepedence, Aujourd’hui Magazine, Kabul Magaine WideWalls, Wefindwildness), condividendo con loro le novità, le proposte, i progetti e il giorno per giorno di Artissima 2016. Insieme daremo una panoramica dei progetti della fiera e del contesto torinese del contemporaneo, mediante interviste, articoli, report, approfondimenti dettagliati e mirati.

Una delle novità dell’edizione 2016 è Dialogue: “Nell’ottica di ‘fiera curata’, le gallerie rispondono sempre con particolare attenzione e quest’anno ancora di più, grazie a una nuova sezione a cui possono partecipare con massimo tre artisti nello stand, favorendo il dialogo e la relazione tra opere esposte” (S.C.C). New Entries, sezione riservata alle gallerie emergenti, “Non sarà più distribuita nella fiera, ma avrà come unica sede il corridoio principale (quello di ingresso). Nelle altre fiere del mondo i giovani artisti e le gallerie emergenti sono di solito ai margini della fiera, qui invece vengono messe in primo piano gallerie con meno di cinque anni di attività: vogliamo dare massimo incentivo ai giovani, che sono parte dell’identità di Artissima” (S.C.C.). Per4m, una delle tante innovazioni che Artissima ha proposto negli anni, giunge alla sua terza edizione e per l’occasione “Non è più curata da un gruppo di curatori diversi, ma da un collettivo specializzato in performance: If I Can’t Dance I Don’t Want To Be Part, ragazzi di Amsterdam con grandissima competenza nel campo performativo. Sarà un progetto univoco e coerente per animare la fiera considerando le potenzialità della performance nel suo rapporto con pubblico, nella sua temporalità, anche con eventi in città” (S.C.C.). Simone Menegoi curerà quest’anno In Mostra, progetto espositivo intitolato corpo.gesto.postura, che per quest’edizione introduce per la prima volta opere provenienti, oltre che dai maggiori musei e fondazioni torinesi, anche da importanti collezioni private della città. I talk, invece, quest’anno tratteranno un tema di estrema attualità e di grande fascino: la sperimentazione. Cosa significa questo termine? E che valore ha fare della sperimentazione? Grazie a una serie di interventi, avranno luogo degli appuntamenti raccolti sotto il progetto-talk What is Experimental, a cura di Stefano Collicelli Cagol.

Ma c’è anche una news per quanto riguarda i premi: per il 2016 se ne aggiunge uno nuovo, arrivando a un totale di sette. Quest’anno ci sarà, infatti, Mutina Project This is not a Prize, che consisterà nel supporto da parte di Mutina a un progetto speciale di un talento presente in fiera.

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Marco Arrigoni

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