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1 - 3 novembre 2024
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#ArtissimaLive — Dialogue

6 Novembre 2016 #ArtissimaLive

La sezione è dedicata a progetti specifici: ogni espositore ha la possibilità di presentare le opere di massimo tre artisti, messe in relazione tra loro secondo un progetto coerente ideato dalla galleria.


Gli espositori delle trenta gallerie ospitate hanno interpretato la sezione Dialogue in modo abbastanza libero, infatti, è possibile vedere sia delle piccole esposizioni monografiche sia delle piccole collettive. ATPDiary ha selezionato nove gallerie italiane e straniere: 22,48m2, Paris; Operativa Arte Contemporanea, Roma; Ex Elettrofonica, Roma; The Gallery Apart, Roma; Laveronica, Modica; Antoine Levi, Paris; Federica Schiavo, Roma e Milano; Car Drde, Bologna; Studio SALES di Norberto Ruggeri, Roma.

22,48m2, Paris

Jean-Baptiste Caron e Thomas Tronel-Gauthier sono messi in relazione reciproca nello stand della galleria 22,48m2, presentando entrambi, seppur con modalità differenti, una ricerca legata alla natura e al corpo. Le opere sono in assoluta armonia, infatti, le ricerche dei due artisti, per quanto diverse, condivido le stesse tematiche.
Jean-Baptiste Caron utilizza il suo soffio per plasmare diversi materiali, come il vetro, il marmo o la sabbia. Il soffio è qui utilizzato come un calco. Nell’opera Verre Souffle, ad esempio, è possibile vedere delle protuberanze sulla superficie perfetta del vetro, create dal soffio di Caron. Quest’opera, in relazione con il passato da prestigiatore dell’artista, è una riflessione sull’effimero e su ciò che è impalpabile. Lo stesso gallerista sostiene che nei lavori di Caron ci sia qualcosa di magico, perché sono lavori in grado di fissare e rendere immortale l’effimero.
Thomas Tronel-Gauthier affronta invece il discorso legato alla natura in modo differente. In stand è possibile vedere un’opera estremamente affascinate, The Last Piece of Wasteland #7, un grande calco in resina nera di una porzione di sabbia. Il calco ha fissato il rapido moto ondoso riportandone i solchi lasciati dall’acqua, dove è possibile osservare anche delle piccole conchiglie rimaste incollate alla resina.

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