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1 - 3 November 2024

MADE IN is a residency programme created by Artissima with the support of Camera di commercio di Torino, based on the desire to activate a dialogue between contemporary art and the flourishing entrepreneurial context of Torino, enhancing the territory in which the fair was born and has grown, constantly weaving synergic relationships with the aim of underscoring characteristic values, giving Torino greater visibility in the world.

Starting with the idea that corporate know-how and specialized production processes can become a precious resource for the creation of works of art on the part of artists, MADE IN allows four young artists to live inside four companies in the territory, absorbing and incorporating the technological and operative expertise with which they come into contact into their own practice, with the aim of producing an original artwork that will be presented at Artissima. The project is curated by Sonia Belfiore, founder of Ultravioletto Arte + Impresa.

At Artissima 2024 MADE IN will be divided into two moments:

  1. the third edition of the project will be launched with exceptional new partners – Azimut Yachts, Manifattura Tessile DINOLE®, Sabelt and a fourth partner to be defined – which will welcome into their companies, from the beginning of 2025, four new artists.
  2. the outcomes of the second edition, which featured the following artists, will be shown: Lorena Bucur paired with Kristina Ti – supervising gallery: Franco Noero, Christian Offman paired with Guido Gobino – supervising gallery: Luce Gallery, Jacopo Naccarato paired with Dott.Gallina – supervising gallery: Simòndi Gallery, Giulia Poppi paired with Pininfarina Architecture – supervising gallery: Mazzoleni.

► Discover more about the artists of the second edition here below

► Discover more about the first edition of the project here

THE ARTISTS

LORENA BUCUR

Kristina Ti

Lorena Bucur (1996, vive e lavora a Bologna) ha studiato presso l’Académie Royale des Beaux-Arts de Bruxelles e l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nella sua ricerca, i temi di maggior interesse sono di carattere politico e sociale. Elementi e tecniche portanti della sua visione artistica sono il medium fotografico e le immagini in movimento, re- stituite sotto forma di installazioni multimediali. La sua ricerca nasce e prende forma nelle zone periferiche, per poi ricollegarsi allo spazio urbano, tramite l’utilizzo di materiali industriali ed edilizi. Tra le recenti esposizioni: Like an Open Door Leading Us Where We Would Never Have Consented to Go, a cura Elisa Del Prete, Silvia Litardi, Iris Ka- sper, Anton Lederer, Magarethe Makovec, , Graz, Austria, 2023; Artificiale naturale, a cura di Ivan d’Alberto, Spazio TORRSO, Pesaro, (PU), 2024; Non ci sono fantasmi, a cura di Miral Rivalta, Fuocherello, Volvera, Torino, 2023; Avvicinare le distanze, a cura di Cecilia Canziani e Davide Ferri, P420, Bologna, (BO), 2022; Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition, a cura di Lorenzo Balbi, Caterina Molteni e Sabrina Samorì, 2023.

CHRISTIAN OFFMAN

Guido Gobino Cioccolato

Christian Offman (Rwanda 1993) vive e lavora tra Monaco di Baviera e Bologna.
Si trasferisce in Italia nel 1999. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel corso di scultura laureandosi nel 2020. Nel 2018-2019 frequenta come studente Internazionale la Kunstakademie di Münster. Partecipa nel 2021 al YGBI Research Residency organizzata dal Black History Month Florence e a Live Works Summit a Centrale Fies. Nel 2021-2023 frequenta Akademie der Bildenden Künste München nella classe di Gregor Hildebrandt. I suoi lavori sono spesso realizzati mediante la scultura e l’installazione, ponendo al centro delle opere temi razziali, sociali e di memoria privata filtrati attraverso la sua visione personale.
Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive tra cui: Christian Offman “Kaputt Mundi”, Grabinski Point, Bologna (IT), 2024; “I’ll be the wind, the rain and the sunset”, Curated by VogelArt edition, Occhio Lenbach Palais, Munich (DE), 2023; “The Recovery Plan: Alle porte coi sassi”, James E. Lewis Museum of Art, Baltimore (US), 2023; Sechs Monde Zeit, Undconsorten, Munich (DE), 2022;
Spazio Griot, “SEDIMENTS. AFTER MEMORY”, Mattatoio (ex Macro Testaccio), Rome (IT), 2022 Christian Offman e Francis Offman, Le Garage Lab, Trento (IT), 2021; Früher war alles besser, in Mühlenhof Münster, Münster (DE), 2019.

JACOPO NACCARATO

Dott.Gallina

Jacopo Naccarato, Arezzo 1995, si è laureato all’accademia di belle arti di Bologna, sezione pittura, nel 2021 presso la cattedra del Prof. Caccioni e nel 2017 presso la cat- tedra del Prof. Bertolo. Prima di conseguire il diploma triennale, nel 2017, trascorre un periodo di studio a Bucarest, Romania, dove entra in contatto con l’arte contemporanea est-europea che manipolerà parte della sua ricerca. Dopo il conseguimento del diploma magistrale diventa assistente dell’artista toscana Giulia Cenci in occasione della sua par- tecipazione alla biennale di Venezia. Nello stesso periodo, ritornato ad Arezzo, decide di aprire uno spazio indipendente. “Sottofondo studio” nasce insieme a due colleghi con- cittadini (Bernardo Tirabosco & Elena Castiglia) per stimolare l’ambiente cittadino all’arte contemporanea con il desiderio di coinvolgere artisti e amici nel tentativo di attivare una realtà provinciale. Al momento vive e lavora ad Arezzo. Tra le ultime mostre si ricordano: LINGUA MORTA, mostra collettiva presso DIVARIO, a cura di Davide Silvioli- GENESIS, mostra collettiva presso The Address Gallery, a cura di Edoardo Monti- L’ERBA SULLA POLVERE, mostra collettiva presso MA Project, testo di Davide Silvioli- Emulating humans, bipersonale presso Hidden Garage, Bologna- Da solo, Sottofondo studio, Arezzo (AR), a cura di Elena Castiglia. Partecipa inoltre alla residenza di Palazzo monti nel Febbraio 2023.

GIULIA POPPI

Pininfarina Architecture

Vive tra Francoforte e Bologna. Poppi lavora con la scultura. Onomatopee, riviste erotiche vintage, animali marini, paradisi e cibi in scatola, luci colorate, finzioni, inganni, archetipi anatomici, materiali edili, membrane, gusci, ninnoli da cantina e metope longobarde sono per lei elementi di una grammatica in continua ricerca di una crisi di razionalità e controllo come forze-guida del comportamento umano. I suoi processi scultorei, che ibridano elementi e intenzioni di altri media e talvolta rubano attrezzature a mondi industriali vogliono indurre il pubblico a percepire il reale come un territorio magico e idealizzato. Ha esposto in istituzioni tra cui il museo Palazzo Collicola a Spoleto (2023), La Quadriennale di Roma (2020), presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna (2018) e il MAMbo (Bologna, 2017); in gallerie quali Fuocherello (Volvera, 2023), Straperetana (Pereto, 2021), P420 (Bologna, 2016, 2018) e in spazi indipendenti come Gelateria Sogni di Ghiaccio (Bologna, 2019) e Localedue (Torino, 2017). Ha inoltre collaborato con realtà industriali come Illy e Massimo Dutti.