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1 - 3 novembre 2024

Particolare della composizione vivente di Gino De Dominicis installata alla XXXVI Biennale internazionale d’arte di Venezia

giugno 1972
Fotografo Claus Peter Fischer, Publifoto
© Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

Il giorno dell’inaugurazione della Biennale di Venezia del 1972 fece scalpore l’opera presentata da Gino De Dominicis. L’installazione, dal titolo Seconda soluzione di immortalità (l’universo è immobile), era composta da tre oggetti: un quadrato disegnato per terra, una palla e una pietra. 

Lo scandalo scaturì dal fatto che a sorvegliare le tre presenze vi fosse un ragazzo con la sindrome di Down. Il giovane trascorse solo qualche ora seduto di fronte agli spettatori, ma la sua presenza non passò inosservata e nei giorni successivi fu sostituito da una bambina. Il ripiego non fece cessare le polemiche e la Procura di Venezia intervenne chiudendo la sala e accusando l’artista di sottrazione di incapace.


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