Creato in collaborazione con Treccani, Alfabeto Treccani è una collana di ventuno multipli inediti a tiratura limitata realizzati da altrettanti artisti italiani riconosciuti sulla scena internazionale. Il progetto propone una ricognizione sull’arte italiana contemporanea attraverso l’opera di tre diverse generazioni di artisti, dai grandi maestri ai talenti emergenti.
Artissima 2021, in collaborazione con Emami Art, ha presentato Hub India – Maximum Minimum, un nuovo focus geografico che intendeva offrire una ricognizione sulle gallerie, le istituzioni e gli artisti attivi in un’area d’importanza capitale. Il progetto ha visto la curatela di Myna Mukherjee, curatrice, fondatrice e direttrice di Engendered, New Delhi, e Davide Quadrio, fondatore e direttore di Arthub.
Nunca encontramos a Satoshi è il nome del bar caraibico, realizzato in collaborazione con illycaffè, pensato da Radamés “Juni” Figueroa, vincitore del Premio illy Present Future 2020, e presentato durante Artissima 2021: un’architettura colorata e brillante, un luogo vernacolare che al contempo funge da pista da ballo e punto d’incontro.
10 città italiane, 10 concessionarie Jaguar, 10 gallerie d’arte contemporanea, 10 Accademie di Belle Arti, 10 artisti sono stati i protagonisti di JaguArt. The Italian Talent Road Show, un progetto nato nel 2019 dal dialogo tra Artissima e Jaguar e dalla loro comune volontà di supportare l’arte contemporanea emergente innescando sinergie vincenti e di lungo periodo tra tutti gli attori coinvolti.
In continuità con l’indagine sul suono iniziata con Sound, Artissima Telephone è una mostra nata dalla collaborazione con le OGR – Officine Grandi Riparazioni e concepita per gli spazi dell’istituzione torinese. Ideata da Ilaria Bonacossa e curata da Vittoria Martini, ha presentato una ricognizione sul telefono come mezzo espressivo artistico attraverso una selezione di progetti realizzati da alcuni artisti presentati dalle gallerie che hanno partecipato alla fiera.
Abstract Sex: We don’t have any clothes, only equipment è il nuovo progetto espositivo di Artissima che ha portato la fiera in città negli spazi di Jana, boutique di moda di Via Maria Vittoria e storico punto di riferimento per artisti, scrittori e protagonisti della cultura. La mostra – nata da un’idea di Ilaria Bonacossa e curata da Lucrezia Calabrò Visconti e Guido Costa – è incentrata sul tema del desiderio.
Hub Middle East, progetto in collaborazione con Fondazione Torino Musei, ha offerto una ricognizione sulle gallerie, le istituzioni e gli artisti attivi in un’area geografica centrale per gli sviluppi della società contemporanea. Il progetto è stato realizzato grazie alla consulenza di Sam Bardaouil e Till Fellrath, fondatori della piattaforma curatoriale Art Reoriented con base a Monaco e New York e curatori del Padiglione Emirati Arabi alla Biennale di Venezia 2019.
In occasione di Artissima la Fondation Prince Pierre de Monaco ha presentato a Palazzo Madama a Torino la mostra di Arthur Jafa, vincitore del PIAC – Prix International d’Art Contemporain, premio assegnato ogni tre anni a un lavoro recente realizzato da un artista.
Artissima e Combo, concept di ospitalità innovativa e “cultural assemblage” aperto alla sperimentazione, hanno dato vita a un inedito progetto formativo itinerante, Artissima Experimental Academy. Attraverso una serie di workshop di co-progettazione creativa, potenziati da format di co-abitazione e divulgazione sperimentali, la fiera ha offerto a giovani appassionati e professionisti del settore dell’arte un’occasione unica di crescita.
Artissima Stories è una serie di interviste esclusive a cura di Edoardo Bonaspetti e Stefano Cernuschi, con Anna Bergamasco: dieci interviste fra personaggi del mondo dell’arte contemporanea (collezionisti, galleristi, direttori) che si confrontano sui temi più attuali del settore in base alla propria esperienza, secondo una dialettica esperto/emergente.
HEAD è un innovativo progetto che ha visto Artissima in dialogo con Franco Curletto, hairstylist di rinomata fama nel mondo della moda, del cinema e dell’arte, che con il suo team ha curato l’hair concept per una performance dell’irriverente artista Tomaso Binga (Salerno, 1931).
Artissima amplifica il dialogo con Sky Arte diventando guest curator della nuova installazione per le lunette, le vetrine del Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Giovanni Ozzola (Firenze, 1982) è stato selezionato per la quarta installazione delle tre vetrine d’arte.
In occasione dei suoi cinquant’anni, il film The Italian Job è diventato il protagonista di una sorprendente installazione, Hang On A Minute Lads… I’ve Got A Great Idea dello scultore inglese Richard Wilson, allestita in via Lascaris 5 a Torino. Il progetto, a cura di Mark Hinchcliffe con Heidi Donohoe, è stato prodotto in collaborazione con il Gruppo Building.
Se il Vino sa di Tappo è il titolo dell’appuntamento con The EDIT Dinner Party diretto da Bruna Esposito, vincitrice del premio EDIT 2018. La cena performativa è stata realizzata presso L’Osservatorio EDIT, in collaborazione con la chef stellata Mariangela Susigan, che nel 2019 ha gestito per il ristorante e bistrot stellato dell’Oval.